giovedì, dicembre 14, 2006
E tutto si sgretola
piccoli granelli si staccano
croste di gesso cadono a terra per frantumarsi.
Sono nudo
ingenuo e impotente.
vittima di me stesso e del mio rifugio che ho creato.
Quel gesso aveva un a smorfia di pesante forza e faticoso egoismo.
eroe nel nulla, eroe del nulla.
eroe annoiato e sfugevole, dalle mani lisce e levigate che ignorano i segni della guerra.
Per una volta volevo sentire la mia pelle fremere sotto la nomea di
Vincente,
Prepotente forzuto,
Sapiente arrogante: mi sono ritrovato in mano sabbia e sangue, un pugno di pensieri contorti e piccoli cristalli incrinati dal vento.
Sogno più forte e ad occhi aperti.
Basta, voglia di cambiare sul serio, di afferrare la vita e di stringerla fino a strozzarla.
A volte la pigrizia e la sicurezza del tuo ambiente, del posto e delle persone in cui vivi ti fanno addormentare, tralasciando le cure verso le persone a cui tieni. Niente commenti per favore. Niente di niente. Sono come uno stato in rivolta che deve cambiare l'assetto.
posted by L'errante
18:06
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domenica, dicembre 10, 2006
" a fool and his bunny"
Tornato dalla trasferta, espesienza positiva, solo per il fatto di aver viaggiato.
Quando viaggio è come se la poesia uscisse da me e restasse nell'esperienza. Oggi non c'è poesia, oggi c'è un po di sorriso amaro. Bello vedere quanto spostarsi fisicamente reclami uno spostamento del punto di vista. Pensi, ragioni e parli con gente nuova, diversa, e ti confronti.
Questo è il mio mondo, anche se il coraggio per accettare di viverlo mi manca a volte. Io non resto chiuso in un isola felice, quella è isola, è porto, e per quanto sia rassicurante fermarmi a bere una sambuca tra le risa famigliari sò che quello non è il mondo; quello non è respirare a pieni polmoni, quello è scegliere l'aria da respirare.
e ingenuamente incontrerò altri viaggiatori...
Mi dicono che sono piccolo, che l'esperienza farà morire la mia ingenuità sulle cose. Io so solo che una delle cose contro cui combatto è diventare un cinquantenne disilluso della vita e degli altri, o peggio un ventenne nello stesso stato.
"A fool and his bunny" quando avrò trovato il mio fidato conglio di pezza potrò intraprendere il Viaggio.
Quando viaggio è come se la poesia uscisse da me e restasse nell'esperienza. Oggi non c'è poesia, oggi c'è un po di sorriso amaro. Bello vedere quanto spostarsi fisicamente reclami uno spostamento del punto di vista. Pensi, ragioni e parli con gente nuova, diversa, e ti confronti.
Questo è il mio mondo, anche se il coraggio per accettare di viverlo mi manca a volte. Io non resto chiuso in un isola felice, quella è isola, è porto, e per quanto sia rassicurante fermarmi a bere una sambuca tra le risa famigliari sò che quello non è il mondo; quello non è respirare a pieni polmoni, quello è scegliere l'aria da respirare.
e ingenuamente incontrerò altri viaggiatori...
Mi dicono che sono piccolo, che l'esperienza farà morire la mia ingenuità sulle cose. Io so solo che una delle cose contro cui combatto è diventare un cinquantenne disilluso della vita e degli altri, o peggio un ventenne nello stesso stato.
"A fool and his bunny" quando avrò trovato il mio fidato conglio di pezza potrò intraprendere il Viaggio.
posted by L'errante
21:53
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